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Segnalazione di non conformità GDPR #324

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cedgravina01 opened this issue Jun 19, 2023 · 1 comment
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Segnalazione di non conformità GDPR #324

cedgravina01 opened this issue Jun 19, 2023 · 1 comment

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@cedgravina01
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Buongiorno, ci è giunta in data odierna una pec da un certo Co-fondatore di Monitora PA https://monitora-pa.it (che vi riporto in basso), il quale ci segnala che l'utilizzo del servizio di WebAnalitics Italia, attraverso il codice Matomo che abbiamo inserito nel nostro sito istituzionale, non è conforme alle disposizioni del GDPR in quanto opera un trasferimento di dati a server Amazon Web Service Inc. Quanto c'è di vero in questa segnalazione?

Il sottoscritto omissis (n.d.r.), nell'ambito nel progetto
Monitora PA (https://monitora-pa.it) e con il sostegno delle associazioni
elencate in calce, eleggendo ai fini del presente atto
domicilio fisico in via Aretusa 34, a Milano c/o Hermes Center
e domicilio digitale presso la casella PEC [email protected].

  1. Tramite l'esecuzione dell'osservatorio di Monitora PA,
    in data 2023-06-07 16:20:27.496663, ho rilevato che il vostro Ente
    Comune di Gravina di Catania
    avvia trasferimenti sistematici di dati personali verso
    Amazon Web Service, Inc.
    Tali trasferimenti sono dovuti all'utilizzo di Web Analytics
    Italia, di cui AgID, Agenzia per l'Italia Digitale, ha recentemente
    affidato l'esecuzione ai server di Amazon Web Service, Inc.

  2. Tale spostamento determina trasferimenti sistematici non attualmente
    conformi, in assenza di efficaci misure tecniche supplementari
    (non attualmente presenti sul vostro sito), alle disposizioni
    del GDPR in ordine al trasferimento transfrontaliero
    di dati personali, fra cui:

    • indirizzo IP
    • User Agent
    • sistema operativo
    • lingue conosciute
    • la visita al vostro sito
    • la data e l'ora di tale visita
    • i dati personali descrittivi deducibili dall'incrocio dei dati
      precedenti e dall'interesse per gli specifici contenuti
      visualizzati sul vostro sito
  3. Suddetta circostanza può essere verificata facilmente utilizzando
    uno dei numerosissimi servizi presenti in rete (ad esempio
    https://webbkoll.dataskydd.net/it/ che permette di individuare anche
    ulteriori vulnerabilità presenti sul sito stesso) oppure analizzando
    accuratamente il codice sorgente della pagina web e delle risorse
    incorporate tramite l'apposita funzione presente in tutti i principali
    browser attualmente sul mercato (Firefox, Chrome, Edge).

    Si noteranno alcune chiamate verso il dominio:

    • ingestion.webanalytics.italia.it

    che un semplice DNS lookup rivelerà essere un alias CNAME del dominio

    • wai-ingestion-nlb-prod-ssl-35ba58bd98996f21.elb.eu-south-1.amazonaws.com

    a sua volta corrispondente ad uno dei server di Amazon Web Service, Inc.

    Le informazioni inviate durante tali trasferimenti sono più che
    sufficienti ad identificare il soggetto interessato, tracciarne
    la navigazione e ad arricchirne il profilo cognitivo-comportamentale.

  4. Come ben noto anche a seguito della sentenza Schrems II della Corte di
    Giustizia dell'Unione Europea, l'uso dei servizi forniti da società
    statunitensi per il trattamento di dati personali di cittadini europei
    non è attualmente conforme - in assenza di misure tecniche supplementari
    efficaci che non ci risultano indicate sul vostro sito - alle disposizioni
    del GDPR in ordine al trasferimento transfrontaliero dei dati personali
    verso gli Stati Uniti o altri Paesi la cui legislazione non
    fornisca ai cittadini europei una protezione equivalente
    a quella garantita nell'Unione.

  5. Anche l'EDPB, con le Raccomandazioni 01/2020, ha precisato che si possono
    trasferire dati personali in tali Paesi utilizzando altre basi legali
    (come le clausole contrattuali tipo di protezione dei dati) ma solo
    adottando efficaci misure tecniche supplementari (per esempio la cifratura
    dei dati personali con chiavi indisponibili ai riceventi) di modo che non
    sia possibile utilizzare i dati personali in violazione dei diritti
    fondamentali dei cittadini europei al di fuori dell’UE.

  6. Nel documento "2022 Azione esecutiva coordinata - Utilizzo di servizi
    basati su cloud da parte del settore pubblico" adottato come raccomandazione
    il 17 gennaio 2023 l'EDPB ribadisce che: "..l'utilizzo da parte di un ente pubblico
    del software fornito dal fornitore di servizi cloud può comportare trasferimenti
    verso molte destinazioni che non garantiscono un livello di protezione sostanzialmente
    equivalente a quello dell'UE, compresi gli Stati Uniti d'America (USA).
    In questi casi, l'ente pubblico - che agisce in qualità di titolare del
    trattamento - deve valutare attentamente i trasferimenti che possono essere
    effettuati per suo conto dal fornitore di servizi cloud, ad esempio identificando
    le categorie di dati personali trasferiti, le finalità, i soggetti a cui i
    dati possono essere trasferiti e il paese terzo coinvolto.
    La valutazione dei trasferimenti internazionali di dati personali in atto
    dovrebbe essere effettuata prima di impegnarsi con il fornitore di servizi cloud.
    Gli enti pubblici devono fornire istruzioni all'incaricato del trattamento
    per individuare e utilizzare uno strumento di trasferimento adeguato e, se
    necessario, per individuare e attuare misure supplementari appropriate che
    garantiscano che le garanzie contenute nello strumento di trasferimento
    prescelto possano essere rispettate dall'importatore, in modo da assicurare
    che il livello di protezione offerto dal GDPR non sia compromesso quando i
    dati sono trasferiti a un paese terzo. [...]
    Emerge dall'analisi effettuata dalle Autorità che il solo uso di un Cloud
    Service Provider che sia parte di un gruppo multinazionale soggetto alla
    normativa di paesi terzi, può risultare nell'applicazione di tale normativa
    anche a dati salvati nel EEA." [^4]

    Ne consegue che la selezione di una regione europea per l'esecuzione del
    servizio di Web Analytics non fornisce, di per sé, alcuna garanzia di
    protezione dei dati personali registrati dal Vostro sito.

  7. Inoltre l'AWS Data Processing Addendum [^5] che integra l'AWS Customer Agreement [^6]
    dichiara esplicitamente di rispettare le normative statunitensi cui
    Amazon Web Services, Inc (parte dell'accordo, come indicato in premessa) è sottoposta:

    • al punto 1.4, chiarendo che ogni sottoscrittore rispetterà "tutte le leggi,
      le regole e i regolamenti ad esso applicabili e per esso vincolanti
      "
    • al punto 3, chiarendo che "_AWS non accederà, utilizzerà o rivelerà a terze
      parti i dati del cliente eccetto che per rispettarle la legge o un ordine
      valido e vincolante di un'agenzia governativa. [...]".
      Inoltre AWS dichiara che "_se costretta a rivelare dati del cliente ad una
      agenzia governativa, AWS darà al cliente una ragionevole notifica della
      richiesta [...] a meno che ciò non sia vietato dalla normativa in questione."
  8. Come è noto, l'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali italiana
    con Provvedimento del 9 giugno 2022 [docweb n. 9782890], pubblicato il
    23 giugno 2022, ha richiamato "all’attenzione di tutti i gestori italiani
    di siti web, pubblici e privati, l’illiceità dei trasferimenti effettuati
    verso gli Stati Uniti attraverso GA
    " e invitato "tutti i titolari del
    trattamento a verificare la conformità delle modalità di utilizzo di cookie
    e altri strumenti di tracciamento utilizzati sui propri siti web, con
    particolare attenzione a Google Analytics e ad altri servizi analoghi,
    con la normativa in materia di protezione dei dati personali
    ".

  9. Ritengo quindi che i trasferimenti di dati personali sopra indicati non
    siano conformi al disposto normativo vigente - in ragione del trasferimento
    trasfrontaliero di dati personali e in assenza di una condizione legittimante
    ai sensi degli artt. 44 e ss. GDPR - e che quindi espongano a rischi
    ingiustificati tutti i visitatori del Vostro sito web istituzionale.

  10. Pertanto, fermo restando il diritto del Vostro Ente di presentare
    reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
    qualora AgID rifiuti di ottemperare alla Vostra richiesta, invito
    l'Ente in indirizzo ad imporre ad AgID - Agenzia per l'Italia Digitale -
    la sostituzione del servizio in questione con altro fornitore non
    sottoposto a normative incompatibili con i diritti fondamentali dei
    cittadini europei entro 15 giorni dalla ricezione della presente.

  11. In alternativa e negli stessi termini, invito l'Ente a sostituire
    il servizio in questione con altro fornitore conforme o ad adottare
    misure tecniche supplementari efficaci a protezione dei dati personali
    tali che nessun dato (o insieme di dati), raggiungendo i server di Amazon,
    possa permettere di identificare i visitatori del vostro sito
    con probabilità non trascurabile.

  12. In difetto di ottemperanza da parte Vostra, nel termine sopra
    indicato, agli obblighi di legge in materia di trattamento dei dati
    personali, sarò costretto a rivolgermi al Garante per la Protezione
    dei Dati Personali, ai sensi e per gli effetti degli artt. 141 e
    seguenti del Codice in materia di protezione dei dati personali
    (DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n.196 e successive modifiche
    e integrazioni) per una valutazione della Vostra condotta anche
    ai fini dell'emanazione di eventuali provvedimenti di cui
    all'art. 58 del GDPR.

@atodaro
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atodaro commented Jun 28, 2023

Anche il nostro istituto scolastico ha ricevuto la medesima comunicazione; sulle faq di WAI si dichiara che:
I dati statistici raccolti da WAI vengono memorizzati su servizi di storage, nell'ambito dell'Accordo Quadro Public Clound Iaas e PaaS, localizzati in Italia.
Ritengo sia necessaria una risposta formale da parte di AgID a tutte le PA che utilizzano questo servizio.

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